I martedì delle ragazze: citazioni e tazze di tè

Come ogni martedì siete invitati a leggere le citazioni preferite della settimana mie e di Deb di Leggendo Romance e Isa del Bosco dei sogni Fantastici



Deb - Leggendo Romance: «Sono coloro che restano a dover sopportare il peso della morte,
confrontandosi con l'assenza ingombrante e i caotici silenzi di chi li ha lasciati»
Tratto da "La bottega degli incanti" e precisamente dal racconto “Impercettibile” di Giulia Anna Gallo - Dunwich Edizioni
L'ho scelta perché la trovo molto vera. Chi ci lascia, anche a seconda di come ci è strappato via può più o meno soffrire, ma il dolore vero lo prova chi resta, chi deve sopportare ogni giorno il fatto di non poter più averli accanto e magari anche di non poter condividere esperienze o dire cose che non si è avuto il tempo di dire.






Isa - Bosco dei sogni Fantastici: «Lei, del resto, non doveva andar per campi o spingere carretti di
verdure al mercato. Se ne occupavano i servi, di quelle puerili incombenze. Lei aveva altro a cui dedicarsi e di questo doveva essere grata a sua madre, santa donna, che le aveva combinato un ottimo matrimonio con un nobile pisano. Che poi quel nobile si fosse rivelato vecchio e cagionevole era stata un'ulteriore piacevole scoperta che le aveva rispariato una vita di stenti e falsi sorrisi» Tratto dal racconto "La Donna di Fuoco", di Alessio Del Debbio. Pubblicato nella "Primavera di Racconti" - Panesi Edizioni  Ho scelto questo passaggio perché evidenzia come alcuni individui abbiano secondi fini, disposti a tutto pur di raggiungere i propri obiettivi. La fanciulla, infatti, vanta di aver ereditato ogni ben di Dio dal marito vecchio e ricco sfondato, quindi.. pur di non faticare ha scelto la scorciatoia: anche nella realtà credo ci siano personaggi così, purtroppo.


Virgi - Le Recensioni dell Libraia: «Sono rinchiusa da 264 giorni. A tenermi compagnia ci sono
solo un quadernetto, una penna malridotta e i numeri che mi frullano nella testa. 1 finestra. 4 pareti. 15 metri quadrati di spazio. 26 lettere di un alfabeto di cui non mi sono mai servita nel corso di 264 giorni d’isolamento». Tratta da Shatter me di Tahereh Mafi - Rizzoli Un incipit molto forte che ti fa subito comprendere cosa stia vivendo la protagonista del libro, parole claustrofobiche che mi fanno pensare a quanta autonomia potrei avere io in una situazione come questa. (Un paio d'ore se ve lo state chiedendo). Non so a voi, ma a me viene subito la voglia di proseguire con la lettura

3 commenti :

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