Blogtour: 200 anni di Harper Collins Publisher: Un albero cresce a Brooklyn



Buon compleanno HarperCollins Publisher!
Chi di voi è stato a Tempo di Libri ha potuto ammirare che parte dello stand della casa editrice ospitava tutte le copertine che hanno fatto la storia di questi 200 anni.

Ma da chi  e dove è partito tutto?



Era il 1817 e i due fratelli James e John Harper aprono la modesta sede di stampa di J. & J Harper, Printers, a New York City. James Harper ha intrapreso delle pratiche che sarebbero presto parte di
ogni casa editrice americana. Sempre nello stesso anno la J. & J. Harper pubblica il suo primo libro, una traduzione inglese dei Morali di Seneca.

Ma questi sono solamente i primi passi di un percorso che porterà fino ad oggi, con numeri importanti e dipendenti in 18 paesi!
Vi invito a scoprire di più sul sito dedicato a questo fantastico compleanno: QUI




E ora volete scoprire qual è la mia pubblicazione Harper del cuore?
Ne parliamo insieme inizialmente ammirando la meravigliosa copertina.

Un albero cresce a Brooklyn
di Betty Smith

Trama
È l'estate del 1912 a Brooklyn. I raggi obliqui del sole illuminano il cortile della casa dove abita Francie Nolan, riscaldano la vecchia palizzata consunta e le chiome dell'albero che, come grandi ombrelli verdi, riparano la dimora dei Nolan. Alcuni a Brooklyn lo chiamano l'Albero del Paradiso perché è l'unica pianta che germogli sul cemento e cresca rigoglioso nei quartieri popolari. Insieme a suo fratello Neeley, Francie raccoglie pezzi di stagnola che si trovano nei pacchetti di sigarette e nelle gomme da masticare, stracci, carta, pezzi di metallo e li vende in cambio di qualche cent. Francie se ne va a zonzo per Brooklyn. Lungo il tragitto forse qualcuno le ricorderà che è un peccato che una donna così graziosa come sua madre, ventinove anni, capelli neri e occhi scuri, debba lavare i pavimenti per mantenere tutta la famiglia. Qualcun altro magari le parlerà di Johnny, suo padre, il ragazzo più bello e più attaccato alla bottiglia del vicinato, qualcuno infine le sussurrerà mezze parole sull'allegro comportamento di sua zia Sissy con gli uomini. Francie ascolterà e ogni parola sarà per lei una pugnalata al cuore, ma troverà, come sempre, la forza per reagire, poiché lei è una bambina destinata a diventare una donna sensibile e vera, forte come l'albero che, stretto fra il cemento di Brooklyn, alza rami sempre più alti al cielo.

Un albero cresce a Brooklyn è un romanzo che ho amato molto, una storia di riscatto e di crescita, che mescola tempi difficili, speranze e un quartiere di New York, il tutto raccontato dalla voce della giovane Francie.
Lei ci accompagnerà alla scoperta del quartiere, della sua famiglia, dell'epoca e anche di quell'albero del Paradiso, che riesce a crescere rigoglioso dal cemento dei quartieri più poveri e popolari.

Un libro che mostra come ci possa essere speranza, come la condizione di partenza non possa essere esclusivamente una situazione di svantaggio, basta avere la forza e la determinazione per cambiare.

Un albero cresce a Brooklyn è un romanzo che va bene ad ogni età, da giovani per accendere la speranza e da più adulti per non farla spegnere mai.

Scritto da Betty Smith ha venduto milioni di copie, è stato tradotto in più di quindici lingue, ed è stato chiamato "uno dei libri del secolo" dalla New York Public Library.


#WhyIRead

Perché leggo? È una domanda difficile a cui rispondere, perché la lettura è qualcosa che fa parte di me come dormire, mangiare, respirare, amare. È un bisogno primario. Posso raccontarvi che leggo perché sin da piccola mi è stato mostrato come lo svago migliore per il mio tempo libero. Da allora non posso uscire senza avere qualcosa da leggere con me. Non ci riuscirei! Posso anche aggiungere che leggo perché i libri mi fanno vivere centinaia di vite, pur rimanendo in quella che preferisco: la mia!
C'è una frase che mi è sempre piaciuta molto e che riassume come mi sento rispetto ai libri, l'ha pronunciata una meravigliosa Rory Gilmore (Una mamma per amica) durante il suo discorso per il diploma: 

Io abito in due mondi. Uno è quello dei libri. Sono vissuta nel Faulkner Yoknapatawpha country, ho dato la caccia alla balena bianca sul Pequod, ho combattuto con Napoleone, ho navigato in zattera con Huck e Jim, ho commesso cose assurde con Ignatius J. Reilly, ho viaggiato in treno con Anna Karenina, sono stata nella strada di Swann. 

Mi piacerebbe sapere anche il perché di voi lettori... lasciatemelo nei commenti!

Eccomi con due fantastiche amiche a Tempo di Libri

Il viaggio nei 200 anni di HarperCollins continua, ecco tutte le tappe

9 maggio: Regin La Radiosa - Fahrenheit 451

11 maggio: Il Bianco e il Nero. Emozioni di una Musa ~ Papillon

13 maggio: Le Recensioni della libraia ~ Un albero cresce a Brooklyn

15 maggio: Le Tazzine di Yoko ~ Il diavolo veste Prada

17 maggio: Il salotto del gatto libraio ~ The Cat in the Hat




1 commento :

  1. Me lo sono fatto regalare per Natale in lingua - non l'ho ancora letto, ma non vedo l'ora!
    La mia cover è questa.

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